Pillole Naturalistiche
Di seguito troverai una serie di piccoli articoli scientifici e curiosità riguardanti la natura e le scienze naturali.
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🔸La vista dei Gufi🔸
In natura i predatori si evolvono parallelamente alle prede, questo fenomeno genera una pressione selettiva reciproca.
Più una preda è evoluta (furba, mimetica, intelligente ecc), più sarà difficile per un predatore catturarla.
Nel corso dei secoli i rapaci notturni hanno sviluppato degli adattamenti fisiomorfologici davvero incredibili, tra questi, la vista.
La maggior parte dei micromammiferi, prede elettive di molti rapaci notturni, sono attivi prettamente di notte. La necessità di foraggiare al buio ha stimolato l'evoluzione dell'apparato visivo, garantendo ai gufi un'ottima visione notturna.
Il campo visivo di un gufo è di circa 110° di cui a visione binoculare 60-70°.
La visione binoculare permette una percezione tridimensionale e aiuta nel calcolo delle distanze.
Gli occhi sono grandi, di tipo tubolare e incastonati in due grandi anelli Sclerotici (perché sclerano, no, scherzo 😆).
L'iride può essere scura nelle specie più notturne e chiara in quelle più diurne, le quali vedono meglio di giorno.
Gli occhi dei gufi inoltre, sono dotati di una terza palpebra detta "membrana nittitante" che serve per proteggerli durante le fasi di caccia, pulizia, e per idratare l'occhio.
Le cellule ottiche (fotorecettori) specializzate nella vista sono i "coni" per definizione immagine e colori, e i "bastoncelli" per visione con scarsa luminosità.
I gufi possiedono moltissimi bastoncelli e pochi coni, questo si tramuta in una notevole capacità di penetrare l'oscurità ma con una ridotta percezione dei colori.
Sebbene la vista non sia l'arma più potente dei rapaci notturni rappresenta comunque una componente fondamentale per la vita quotidiana di questi predatori alati.
E allora qual'e' l'arma più potente di un gufo?
L'udito!.. ma ne parlerò nella prossima pillola.
Testo G.Stanisci